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L’esposizione ai raggi UV-B aumenta il livello di antiossidanti negli ortaggi

Recenti ricerche hanno confermato che l’esposizione delle carote ai raggi UVB per circa 15-16 secondi, in condizioni controllate, determina un maggiore rilascio intracellulare di componenti antiossidanti. Questo effetto è dovuto all’attività di due enzimi che aumentano la loro attività dopo l’esposizione.

 

[banner]Essi sono la polifenil alanina ammoniaca liasi e la calcone sintetasi. In effetti questo fenomeno è conosciuto da tempo, almeno da 10 anni, tuttavia, ora si cerca sfruttarlo per produrre ortaggi freschi cha abbiano un maggior contenuto di polifenoli a disposizione dei consumatori. Molte ricerche infatti hanno dimostrato la loro efficacia nella prevenzione del cancro e delle malattie cardiovascolari. Questo fenomeno è stato particolarmente apprezzato nelle carote che, sottoposte ad esposizioni controllate di raggi UVB subiscono una sorta di stress abiotico, molto simile a quello che si verifica negli ortaggi affettati, determinando quindi una maggiore produzione di enzimi e di prodotti secondari fenolici. Ma non è da escludere che lo stesso effetto si verifichi in una certa misura anche negli altri ortaggi. I ricercatori della USDA (Dipartimento Statunitense per l’Agricoltura) sono fortemente interessati all’implicazione salutistica dell’esposizione degli ortaggi ai raggi ultravioetti e i loro sforzi si stanno orientando verso una maggiore comprensione del problema e dei sui potenziali effetti collaterali nell’uomo.

alimentech in Antiossidanti on Febbraio 07 2012 » Comments are closed.